Comitato Regionale F.I.R. Lazio

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Indennità collaboratori sportivi. Comunicazione urgente per i Presidenti delle società/associazioni affiliate e per i Tecnici FIR

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A seguito dell’emanazione del decreto attuativo ai sensi dell’art 96 Dl 18/2020 del 17 marzo 2020 relativo all’indennità per i “collaboratori sportivi” si comunicano, di seguito, tutte le informazioni utili alla più tempestiva presentazione delle domande.
Dato l’alto numero di richieste attese e la disponibilità limitata dei fondi, si raccomanda a tutti di procedere con massima rapidità e il rispetto delle indicazioni fornite a Sport e Salute.
 
La richiesta per ottenere l’indennità prevista dall’art. 96 del DL Cura Italia (per il mese di marzo pari a 600 euro), dovrà essere presentata alla società Sport e Salute, la quale ha già attivato un indirizzo mail dedicato: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
 
Un apposito comitato operativo “Progetto indennità collaboratori sportivi”, composto dall’Ing. Francesco Romussi, dall’Avv. Francesco Soro e dalla Dott.ssa Teresa Zompetti, gestirà il fondo pubblico messo a disposizione dal Governo per l’erogazione delle predette indennità.
 
Le modalità di presentazione delle domande, istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione, sono individuate nel decreto emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Con lo stesso decreto sono definiti i criteri di gestione del fondo e le forme di monitoraggio della spesa e del relativo controllo. Le modalità di presentazione delle domande sono pubblicate sul sito internet www.sportesalute.eu al seguente link: https://www.sportesalute.eu/primo-piano/1938-cura-italia-indennita-per-collaboratori-sportivi-emanato-il-decreto-attuativo.html
 
L’indennità è riconosciuta a coloro che, alla data del 23 febbraio u.s. abbiano già in essere rapporti di collaborazione di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del TUIR con associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al registro del Coni, nonché con Federazioni sportive, Discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva. È, inoltre, espressamente prevista una priorità per i collaboratori sportivi che nel periodo d'imposta 2019 non abbiano superato i 10.000 euro complessivi.
 
Il collaboratore sportivo richiedente non dovrà aver percepito né altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020 né il reddito di cittadinanza, dovrà non essere pensionato e non potrà cumulare l’indennità con le altre previste dal c.d. decreto Cura Italia.
 
Il rapporto di collaborazione sportiva cui si riferisce la domanda deve essere già in vigore alla data del 23 febbraio 2020 e ancora in corso alla data del 17 marzo scorso, ovvero alla data di entrata in vigore del DL c’è.”Cura Italia”.
 
Le autocertificazioni, compreso l'ammontare dei compensi percepiti nel 2019, verranno fornite on line; alla domanda si dovrà allegare soltanto la copia fronte-retro di un documento di riconoscimento valido e una copia del contratto di collaborazione o della lettera di incarico, o in alternativa copia della quietanza dell'avvenuto pagamento del compenso nel mese di febbraio 2020.
 
Per ulteriori informazioni al riguardo potrete consultare la rubrica dedicata e messa a punto da FIR pubblicata al link:https://Covid-19.federugby.it/
 
Non esitate a contattarci per qualsiasi necessità.
 
L’Ufficio Studi, Legislazione e Affari Legali

FIR RISPONDE ALLE DOMANDE DEI CLUB CON UN NUOVO MINI-SITO DEDICATO ALL’EMERGENZA

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La Federazione Italiana Rugby mantiene attivo il dialogo con i propri Club affiliati e lancia un mini-sito dedicato per rispondere alle numerose domande di natura organizzativa, legale e amministrativa che il mondo del rugby si pone durante la pandemia da Covid-19. 
 
Accessibile dalla home page del sito istituzionale federugby.it e raggiungibile direttamente all’URL https://covid-19.federugby.it, il mini-sito - in costante aggiornamento - guida Club e tesserati attraverso le determinazioni assunte dal Consiglio Federale a tutela e sostegno del movimento, ma offre al tempo stesso risposte dettagliate ai provvedimenti.
 
Un formulario online completa il portale dedicato all’emergenza da Covid-19 consentendo alle Società di interagire direttamente con gli uffici federali, inviando ulteriori richieste di chiarimento che potranno agevolare il lavoro di integrazione e aggiornamento da parte degli uffici federali, regolarmente operativi in regime di smart-working. 
 
Alfredo Gavazzi, Presidente della FIR, ha dichiarato: “Stiamo vivendo una situazione d’emergenza che non ha precedenti nella storia contemporanea e che avrà forti ripercussioni sulla società civile e sul mondo dello sport. 
Come amministratori del rugby nel nostro Paese, è nostro compito porre in essere ogni azione necessaria a garantire la sostenibilità del movimento. Questo comporta dare indicazioni chiare sull’attività e sulle best-practice da mantenere in questo momento in chiave sportiva, ma anche fornire informazioni dettagliate su come comportarsi dal punto di vista amministrativo e legale per accedere alle risorse economiche che le istituzioni metteranno a disposizione del nostro sistema. Il portale, grazie all’impegno degli uffici preposti, seguirà passo passo l’evoluzione dell’emergenza, ponendosi come punto d’accesso privilegiato per tutte le componenti del rugby italiano”.

FIR annuncia la sospensione definitiva della stagione 2019/20

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Il Consiglio Federale della FIR si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica.
L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020. 
 
La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento.
 
Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:
 
- tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.
 
- mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale.
 
- consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi.
 
Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie. 
 
Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale. A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020.

Nota del Presidente

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Andrà Tutto Bene
Roma, 16 marzo 2020

Care Amiche, Cari Amici,

in questo momento di grande sconcerto per la difficile situazione che tutte/i noi stiamo vivendo, mi sembra doveroso spendere alcune parole sul tema della sospensione delle attività determinata dall’emergenza sanitaria per contenere il contagio dell’epidemia da virus COVID-19.

Come noto i provvedimenti di sospensione, di ogni tipo di attività, fino al 3 aprile p.v., è stata la doverosa e condivisa conseguenza dei vari Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si sono succeduti nelle ultime due settimane e dalle disposizioni degli Organi sportivi nazionali.

Non è difficile comprendere il senso di smarrimento della comunità rugbistica di fronte ad un improvviso stravolgimento delle nostre abitudini: ci siamo trovati d’un tratto sotto stress psicofisico per la situazione emergenziale generale e contemporaneamente senza la possibilità di aggrapparci o rifugiarci nel contesto di confort dei nostri Club.

Di fronte a questo scenario risulta necessario staccare momentaneamente la spina e riflettere sul momento che stiamo vivendo, un momento in cui ci viene richiesto di osservare le regole e di stare in casa (#IORESTOACASA), in cui il tempo si dovrebbe distendere perché la società intorno a noi sta rallentando e noi non dobbiamo fare altro che mettere in atto quanto facciamo ogni giorno sul campo da rugby, rispettando le regole che ci indicheranno fino al termine di “questa partita”.

Stiamo disputando una sfida per cui non ci siamo mai allenate/i ma che vogliamo, come da nostra abitudine, assolutamente giocare al meglio e riuscire a vincere.

Sono certo che tutte/i noi faremo ogni sforzo per confermare e rafforzare il senso di appartenenza in un momento in cui ognuno è lontano dall’altro (#DISTANTIMAUNITI) anche se questo è possibile solo ricorrendo a strumenti tecnologici.

E’ l’occasione giusta per provare, sperimentare e definire (#INSIEME) opportunità nuove, che potrebbero condurre ad una consapevolezza e identificazione nuova della comunità rugbistica. Quel che è certo è che insieme, programmando in team anche con l’apporto di confronti per ruoli, competenze e responsabilità, tutti noi possiamo fare un passo importante verso la creazione di una collettività più forte e più coesa.

L’importante è renderci conto che non dobbiamo portare il rugby a casa, ma arrivare a proporre un rugby da casa, attraverso attività che siano il più possibile esercizi di realtà; dobbiamo ricordarci che a casa gli strumenti da privilegiare sono tantissimi, quindi, placcaggi, mete e partite possono diventare quelli residuali (penso fra le tante possibilità agli esercizi costruiti nel contesto domestico, oppure ai racconti anche tramite foto, audio e video che si possono creare sulle giornate vissute in casa da soli o in compagnia).

In conclusione sottolineo che l’occasione è grande per dare una risposta concreta di vicinanza della Comunità del Rugby in questo difficile momento, rispettando la Visone della FIR e riferendosi ai Valori Positivi in cui il Rugby si è sempre identificato.

Nel ringraziarvi per l’impegno e la dedizione mostrata, auguro a tutte/i di superare presto questa difficile situazione, con la speranza di ritrovarci quanto prima sui campi da rugby.

Andrà tutto bene

Antonio Luisi
Presidente del CR Lazio

Il Comitato Regionale Lazio aderisce alle campagne #IORESTOACASA #DISTANTIMAUNITI

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Il Rugby ci insegna che alcuni valori, come la lealtà, il RISPETTO, la generosità, il SACRIFICIO e l’ALTRUISMO, possono e devono resistere nel tempo, anche oltre lo SPORT.

In questo momento difficile, RISPETTIAMO LE REGOLE  !!   USCIAMO  SOLO SE STRETTAMENTE  NECESSARIO !!   INSIEME  CE LA  FAREMO  !!

#NOISTAREMOACASA fino al 25 Marzo come da disposizioni federali a seguito delle indicazioni della Presidenza del Consiglio dell’ 11 marzo, ma svolgeremo il nostro lavoro in modalità smart working.

#DISTANTIMAUNITI, saremo sempre a vostra disposizione tramite mail ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) per qualsiasi informazione o comunicazione.

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