Il Presidente Antonio Luisi, il Consiglio e tutto lo staff del Comitato Regionale Lazio ringraziano Valerio Bernabò per essere stato "ambasciatore" positivo del rugby romano e laziale e gli augurano il meglio per il futuro.
A trentaquattro anni Valerio, seconda linea romano classe 1984, per tutti “Cammellone”, saluta il rugby giocato, chiudendo una carriera iniziata con il biancoceleste della Lazio Rugby, proseguita a Calvisano, caratterizzata da un breve rientro nella Capitale con la Rugby Roma, da una parentesi a Brive nel Top14 e da otto stagioni nel Guinness PRO14, equamente divise tra il biancoverde della Benetton Rugby e il bianconero delle Zebre Rugby Club, con oltre cento apparizioni nel torneo celtico.
Nel mezzo, tanto azzurro: quello delle Nazionali juniores, dell’U21 di cui è stato capitano nel 6 Nazioni e nel Mondiale di categoria del 2005, dell’Italia “A” – anche qui, in più di un’occasione, da capitano – e della Nazionale maggiore, con cui ha esordito giovanissimo nel 2004 a Biella contro gli Stati Uniti, lanciato dall’allora CT John Kirwan, atleta numero 569 a vestire la maglia dell’Italrugby.